Pil’njak Boris
Nato a Mozajsk nel 1894, Boris Pil’njak iniziò a scrivere a nove anni. Autore indipendente, capace di sguardo critico nei confronti della Rivoluzione d’ottobre e della guerra civile che ne seguì, raggiunse grande popolarità ma suscitò anche aspre critiche da parte della censura con il romanzo L’anno nudo (1922), a cui seguì il racconto qui proposto (1926), ritirato subito dopo la sua pubblicazione. Dopo un tentativo di riallinearsi al partito con Il Volga si getta nel Caspio (1930), rivelatosi però insufficiente per una piena riabilitazione, Pil’njak venne arrestato nel 1937 e condannato a morte nel 1938.