Che cosa unisce Ercole e 8½ di Fellini, Oreste e Neottolemo, Amleto e Candido, Michelangelo e Alberto Burri, Iago e Godot, il colonnello Aureliano Buendía e Edipo, Zeno Cosini e i Beatles? Ciò che lega queste mitiche figure dell’immaginario occidentale è la fede nel dubbio e nell’attesa che lo produce e lo alimenta.
Proprio attraverso questi due elementi – l’esercizio del dubbio e il rispetto dei tempi d’attesa – scrittori, pittori, cineasti e drammaturghi hanno inteso descrivere la propensione alla riflessione e all’esercizio critico che conducono alle decisioni piccole e grandi della vita di ciascun individuo. Chiudendo una ideale trilogia sulle reciproche interferenze delle arti (iniziata con La candela di Caravaggio e Cleopatra e il serpente) lo storico del teatro e della comunicazione visiva Nicola Fano continua a perlustrare gli incroci della creatività occidentale per suggerire quale possa essere la lezione che ciascuno di noi può trarre dall’osservazione di un quadro, dalla lettura di un libro, dalla visione di un film o di uno spettacolo teatrale.
NICOLA FANO
Insegna all’Accademia di Belle Arti di Perugia. Ha pubblicato, tra l’altro, Le maschere italiane (Il Mulino, 2001) Andare per teatri (Il Mulino 2016) e Il peso di Anchise (Castelvecchi, 2020), Vite di ricambio (Elliot, 2020), La candela di Caravaggio (Elliot, 2022), Cleopatra e il serpente (Elliot, 2024), Non è il caso, la vita secondo Edipo (Treccani, 2024).
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.Ok
Nicola Fano – Michelangelo e i pensatori. Apologia del dubbio nelle arti
16,50€
Che cosa unisce Ercole e 8½ di Fellini, Oreste e Neottolemo, Amleto e Candido, Michelangelo e Alberto Burri, Iago e Godot, il colonnello Aureliano Buendía e Edipo, Zeno Cosini e i Beatles? Ciò che lega queste mitiche figure dell’immaginario occidentale è la fede nel dubbio e nell’attesa che lo produce e lo alimenta.
Proprio attraverso questi due elementi – l’esercizio del dubbio e il rispetto dei tempi d’attesa – scrittori, pittori, cineasti e drammaturghi hanno inteso descrivere la propensione alla riflessione e all’esercizio critico che conducono alle decisioni piccole e grandi della vita di ciascun individuo. Chiudendo una ideale trilogia sulle reciproche interferenze delle arti (iniziata con La candela di Caravaggio e Cleopatra e il serpente) lo storico del teatro e della comunicazione visiva Nicola Fano continua a perlustrare gli incroci della creatività occidentale per suggerire quale possa essere la lezione che ciascuno di noi può trarre dall’osservazione di un quadro, dalla lettura di un libro, dalla visione di un film o di uno spettacolo teatrale.
NICOLA FANO
Insegna all’Accademia di Belle Arti di Perugia. Ha pubblicato, tra l’altro, Le maschere italiane (Il Mulino, 2001) Andare per teatri (Il Mulino 2016) e Il peso di Anchise (Castelvecchi, 2020), Vite di ricambio (Elliot, 2020), La candela di Caravaggio (Elliot, 2022), Cleopatra e il serpente (Elliot, 2024), Non è il caso, la vita secondo Edipo (Treccani, 2024).
Avvenire
La Nuova Sardegna
Libero
succedeoggi
Nicola Fano
Antidoti
144