Alfonso Berardinelli è nato a Roma l’11 luglio del 1943. Ha esordito nel 1973 con una monografia su Franco Fortini (La Nuova Italia) e nel 1975 ha curato con Franco Cordelli l’antologia Il pubblico della poesia (ripubblicata da Castelvecchi nel 2015). Dal 1976 è stato redattore di “Quaderni piacentini”, dal 1982 ha collaborato con la rivista “Linea d’ombra” di Goffredo Fofi e nel 1985 ha fondato con Piergiorgio Bellocchio la rivista “Diario”, che nel 1993 ha cessato le pubblicazioni (ristampa fotografica integrale nel 2010 presso la Quodlibet). Nel 1995 si è dimesso dall’insegnamento universitario, dedicandosi al lavoro editoriale, con Bollati Boringhieri, e pubblicistico. I suoi articoli e i suoi saggi sono raccolti in diversi libri, fra cui Il critico senza mestiere. Scritti sulla letteratura oggi (Il Saggiatore 1983), L’esteta e il politico. Sulla nuova piccola borghesia (Einaudi 1986), Tra il libro e la vita. Situazioni della letteratura contemporanea (Bollati Boringhieri 1990), L’eroe che pensa. Disavventure dell’impegno (Einaudi 1997), Nel paese dei balocchi. La politica vista da chi non la fa (Donzelli 2001), Cactus. Meditazioni, satire, scherzi (L’Ancora del Mediterraneo 2001), La forma del saggio. Definizione e attualità di un genere letterario (Marsilio 2002), Casi critici. Dal postmoderno alla mutazione (Quodlibet 2007), Poesia non poesia (Einaudi 2008), Non incoraggiate il romanzo. Sulla narrativa italiana (Marsilio 2011), Che intellettuale sei? (Nottetempo 2011), Leggere è un rischio (Nottetempo 2012), Discorso sul romanzo moderno (Carocci 2016). Nel 2017 ha curato per Elliot Edizioni l’antologia Poesie italiane 2016. Collabora con “Il Foglio”, “Il Sole 24 Ore” e “Avvenire”. Dal 2007 al 2009 ha diretto la collana di “prosa e poesia” della casa editrice Libri Scheiwiller. Nel 2002 ha ricevuto il premio Viareggio per la saggistica, nel 2008 il premio Napoli e il premio Cardarelli per la critica letteraria, nel 2014 il premio Lo Straniero.